Noi, Bergamo. Architettura di una rinascita

in streaming dal 2 al 4 aprile 2021

Grazie alla partnership con Il Corriere della Sera abbiamo il piacere di comunicare che il docufilm “Noi, Bergamo. Architettura di una rinascita” verrà presentato in esclusiva sul canale streaming nazionale Corriere TV i giorni 2, 3 e 4 aprile 2021. Il film nasce dall’idea della startup culturale Squareworld Studio che, coinvolgendo giovani artisti e creativi, ha realizzato pro-bono una testimonianza sociale e culturale delle storie di solidarietà nate in risposta all’emergenza.

L’idea progettuale è figlia dell’attuale, profondo, di trasformazione che abbiamo vissuto e dall’intenzione di lasciare una testimonianza sociale nella memoria collettiva.

“Noi, Bergamo. Architettura di una rinascita” è un documentario che attraverso la narrazione della città stessa, colpita e testimone di sofferenze, racconta con emotività e coraggio le azioni di tutti coloro che in prima linea hanno vissuto gli attimi più terribili di questa pandemia, reinventando se stessi, la loro attività e gettando le basi per la rinascita post Covid-19.

Il documentario su Bergamo, per Bergamo. All’interno del documentario le voci dei protagonisti ci accompagnano in quattro capitoli alla scoperta della risposta della città all’emergenza.

Il focus del primo capitolo è la sanità con la costruzione dell’ospedale da campo in Fiera e le interviste ad Ana Bergamo, Artigiani, Emergency e Croce Rossa.

Il secondo capitolo ci racconta le azioni di volontariato e la risposta delle istituzioni, si seguono infatti le consegne di mascherine di alcuni volontari di Bergamo X Bergamo alle case di persone a rischio, sentendo le storie di cittadini, dell’organizzazione Cesvi Onlus, del Comune di Bergamo con il Sindaco Giorgio Gori e dell’assessore alle Politiche Sociali Marcella Messina.

Il terzo capitolo riguarda la cultura. Campagne di raccolta fondi per gli Ospedali e nuove e innovative esperienze culturali fruibili da casa, nate nel periodo di lockdown con Lorenzo Giusti di GAMeC, Massimo Boffelli di Fondazione Teatro Donizetti, Francesco Micheli di Donizetti Opera, Andrea Giudici e Davide Pansera di Tantemani e Vittorio Paris di FabLab Bergamo.

Il quarto e ultimo capitolo riguarda le aziende che hanno riconvertito la propria produzione per far fronte al bisogno urgente di mascherine, con le interviste alla filiera “mola mia” Radici Group, Maglificio Santini, Plastik e Minipack Torre.

Il documentario si conclude con Bergamo che racconta la fine del lockdown, seguendo alcuni cittadini nel momento in cui finalmente escono di casa verso un futuro più promettente.

Un progetto che ha visto la luce grazie alla partecipazione e all’entusiasmo di artisti e creativi che hanno dato probono il loro contributo al progetto.

Nella produzione possiamo trovare infatti Mattia Cesaria, Giulia De Martiis e Joao Lucas Baccaro di Squareworld Studio rispettivamente alla co-regia, produzione esecutiva e direzione di produzione, oltre che Tomaso Pirotta, co-regia e co-sceneggiatura, Luca Facheris, direzione della fotografia e color correction, Edoardo Stanzini, fonico di presa diretta e sound design, Damiano Cao, direzione fotografia cinecam e camera operator, Andrea Facheris, music editor, Fabio Bagattini, backstage e camera, Gianluca Baron, color correction, Maja Sloniowska e Alberto Boffelli, colonna sonora originale, Sara Montani, animazioni e illustrazioni, Davide Rubini, graphics design, Cristina Diana Seresini, animation consulting e Matilde Facheris, voce narrante.

Il progetto documentaristico ha ottenuto il patrocinio del Comune di Bergamo.

Chi ha promosso e prodotto questo video

Squareworld Studio srl è un’ Impresa Culturale e Creativa, vincitrice nel 2017 del bando “Incubatore d’Impresa” della Camera di Commercio di Bergamo, con base al POINT – Polo per l’innovazione Tecnologica – di Dalmine (Bg). La startup culturale è impegnata nella valorizzazione dell’identità attraverso servizi altamente creativi, pensati e realizzati dalla sua rete di artisti e operatori culturali in continua espansione.

L’obiettivo di Squareworld è creare un sistema artistico inclusivo che consenta la contaminazione tra le diverse personalità coinvolte, creando così un innovativo modello lavorativo inerente il settore culturale. Particolarmente rilevante è infatti il network di competenze tessuto in questi anni dalla startup, che può vantare ottanta professionalità tra artisti, creativi ed operatori culturali. Il team del progetto è composto da Mattia Cesaria (27 anni) e Giulia De Martiis (28 anni).

Come vedere il video

Il video è disponibile sulle pagine di Corriere Tv, al seguente LINK

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